I Mustaccioli di Oristano sono un piatto tradizionale della Sardegna che non può mancare sulla tavola durante le festività, ma anche per deliziarsi con una coccola a fine pasto o per allietare la colazione.
Questi deliziosi biscotti sono ricchi di storia e tradizione, e la loro preparazione richiede tempo e pazienza, ma il risultato finale ne vale assolutamente la pena.
Per iniziare, è necessario avere a disposizione gli ingredienti giusti: farina, zucchero, miele, noci, mandorle, cannella, chiodi di garofano, scorza di limone e arancia, e ovviamente il lievito. La preparazione inizia mescolando la farina con lo zucchero e il lievito, aggiungendo gradualmente il miele e le spezie tritate finemente. Una volta ottenuto un impasto omogeneo, si aggiungono le noci e le mandorle tritate, mescolando con cura.
A questo punto, si stende l’impasto su una superficie infarinata e si tagliano i biscotti nella forma desiderata. Si infornano a 180 gradi per circa 20 minuti, finché non risultano dorati e croccanti. Una volta pronti, si lasciano raffreddare e si possono gustare accompagnati da un buon bicchiere di vino dolce sardo.
Questi biscotti sono perfetti da regalare durante le festività, e possono essere conservati per diversi giorni in un contenitore ermetico. La loro fragranza e il loro sapore unico conquisteranno sicuramente tutti i vostri ospiti.
In conclusione, la ricetta dei Mustaccioli di Oristano è un vero tesoro della tradizione sarda, da tramandare di generazione in generazione.
Prepararli richiede impegno e dedizione, ma il risultato finale è assolutamente delizioso, ma per chi non si ritiene un mago dei fornelli può trovarli con facilita nelle botteghe e nei supermercati della Sardegna, specie nel campidano.
Non vedrete l’ora di condividere questa prelibatezza con la famiglia e glii amici durante le prossime festività. Buon appetito!
La Sardegna non è solo mare e natura, ma anche una terra ricca di dolci tradizionali, legati alle feste, alla vita pastorale e alle antiche ricette contadine. In questa guida, scopriremo i dolci tipici sardi più amati, quando e come gustarli, dove trovarli e con cosa abbinarli per un’esperienza autentica.
1. Seadas (o Sebadas): Il Re dei Dolci Sardi
Origine e Diffusione
Tipico della Barbagia e dell’Ogliastra, questo dolce unisce il formaggio racchiuso in una sfoglia croccante che viene fritta e ricoperta dal miele amaro.
Quando e Come Gustarlo
✔ Ideale a fine pasto, servito caldo con miele di corbezzolo.
Dove Trovarlo
Pasticcerie e panetterie, da friggere a casa.
Agriturismi e ristoranti tipici, servite a fine pasto.
Abbinamento Consigliato
🍷 Mirto rosso (digestivo) o Moscato (vino dolce).
2. Pardulas (o Casadinas): I Dolci di Ricotta e Zafferano
Storia e Territorio
Nati nel Campidano, ma diffusi con qualche variante in tutta la regione, questi dolcetti a forma di cestino sono preparati con ricotta fresca, zafferano e scorza di limone.
Quando e Come Mangiarli
✔ Colazione o merenda, accompagnati da un caffè. ✔ Tipici della Pasqua, ma disponibili tutto l’anno.
Dove Acquistarli
Pasticcerie .
Mercati e sagre.
Abbinamento Perfetto
☕ Caffè o Malvasia di Bosa.
3. Torrone di Tonara: Il Croccante delle Feste
Zona di Produzione
Tonara (Barbagia), famosa per il torrone artigianale a base di miele, noci e nocciole.
Quando Assaggiarlo
✔ Natale e Pasqua, ma anche come souvenir. ✔ Durante la Sagra del Torrone (aprile).
Dove Trovarlo
Botteghe storiche a Tonara.
Torronai nelle feste e sagre.
Mercatini regionali.
Abbinamento Ideale
🍷 Vino passito (come il Nasco o il Moscato), Vernaccia di Oristano.
4. Papassini: I Biscotti delle Feste
Origine e Diffusione
Dolce natalizio, a forma di rombo, originario del Logudoro, fatto con uva sultanina, noci e mosto cotto, disponibile a seconda delle zone glassato con una cappa a base di bianco d’uovo e sovrastato da diavolini di zucchero colorati.
Quando e Come Servirli
✔ A Natale, accompagnati da vino dolce. ✔ Ottimi anche inzuppati nel Vermentino.
Dove Comprarli
Forni tradizionali e mercati.
Durante le sagre Sardegna.
Abbinamento Consigliato
🍷 Moscato di Sardegna o Malvasia di Bosa.
5. Gueffus: Le Palline di Mandorla
Storia e Territorio
Originari del campidano, sono morbidi dolcetti a base di mandorle, zucchero e scorza d’arancia avvolti una carta come caramelle.
Dove Trovarli
Pasticcerie.
Sagre locali.
6. Pistoccus: I Biscotti da Viaggio
Origine e Diffusione
Biscotti secchi, anticamente usati dai pastori per la loro lunga conservazione.
Come e Quando Mangiarli
✔ A colazione con latte o miele. ✔ Ideali per scorte da escursione.
Dove Acquistarli
Panifici e pasticcerie.
Fiere agroalimentari.
Abbinamento Consigliato
🥛 Inzuppati nel Latte o caffè .
7. Biscotti di Fonni
Origine e Diffusione
Evoluzione dei pistoccus, nella zona di Fonni si trasforma, questo semplice savoiardo alle uova è ottimo sia inzuppato a colazione che come base per deliziosi tiramisù
Come e Quando Mangiarli
✔ A colazione inzuppato nel caffelatte. ✔ Come merenda o come base per il tiramisù.
Dove Acquistarli
Panifici , botteghe e supermercati.
Fiere agroalimentari.
8. Tiricche: I Biscotti ripieni di sapa o miele
Storia e Origine
Tipici dei conventi del Logudoro, le tiricche sono biscotti a base di farina, zucchero e scorza di limone, dalla consistenza croccante ripieni di sapa (mosto d’uva o miele). Il nome deriva dal sardo “tiricca” (tirare), riferito alla tecnica di stendere la pasta molto sottile prima della cottura.
Quando e Come Gustarli
✔ A fine pasto, accompagnati da un vino dolce.
Dove Trovare le Tiricche
Pasticcerie e Mercati
Sagre Paesane
9. Amaretti Sardi: Croccanti e Profumati
Caratteristiche Uniche
Diversi dagli amaretti piemontesi, quelli sardi, di consistenza semi morbida, sono: più compatti e meno dolci, aromatizzati con mandorle amare locali e sovrastati da una mandorla in cima.
Ottimi a conclusione di un pasto ma anche perfetti per una merenda o a colazione
Si trovano nelle pasticcerie, supermercati e negozi di prodotti tipici
10. Piricchittos: I “Biscotti del Vino”
Tradizione Contadina
Originari delle zone vitivinicole del Campidano, questi biscotti duri erano:
Tradizionalmente inzuppati nel vino rosso
Preparati con avanzi di pasta del pane
Aromatizzati con semi di finocchietto selvatico
Come Servirli Oggi
✔ A fine pasto con un bicchiere di vino . ✔ Per la prima colazione con caffè e latte.
Curiosità: In alcune zone si chiamano “pistoccus de vinu” o “piricchittos de bentu” e si conservano per settimane!
11. Acciuleddi
Dolce di carnevale tipico della Gallura, è una sfoglia di pasta violata (lavorata con lo strutto) che viene fritta e ricoperta di miele
Si trovano nelle pasticcerie della Gallura nel periodo di carnevale e si mangiano a fine pasto o a merenda nel periodo di festa.
Conclusione: Un Viaggio Dolce nell’Isola
I dolci sardi raccontano storie di tradizione, feste e sapori autentici. Per assaporarli al meglio: ✔ Partecipa alle sagre paesane ✔ Visita pasticcerie storiche . ✔ Abbinali a vini locali (Mirto, Moscato, Vernaccia, Malvasia).
Il Mercato di San Benedetto, situato nel cuore di Cagliari, è da decenni uno dei simboli della città e un punto di riferimento per chi vuole scoprire i sapori autentici della Sardegna. Considerato il più grande mercato coperto d’Europa, questo tempio del gusto è un luogo dove tradizione, cultura e quotidianità si intrecciano in un’atmosfera unica. Tuttavia, dal marzo 2025, il mercato è entrato in una nuova fase della sua storia: la struttura storica è infatti chiusa per una ristrutturazione completa che durerà fino al 2027. Ma non preoccuparti: l’anima del Mercato di San Benedetto non si è persa, ma si è semplicemente spostata in una struttura provvisoria poco distante, pronta ad accogliere visitatori e abitanti del posto.
Il Mercato di San Benedetto: Un’Istituzione Cagliaritana
Fondato negli anni ’50, il Mercato di San Benedetto è diventato nel tempo un’icona della città. Con i suoi oltre 200 banchi distribuiti su due piani, il mercato offre un’incredibile varietà di prodotti: dal pesce fresco del Mediterraneo alla carne di qualità, dalla frutta e verdura di stagione ai formaggi e ai salumi tipici sardi. Non mancano neppure i prodotti artigianali, come pane, dolci e vini locali.
Il piano terra è dedicato principalmente al pesce, con banchi che espongono ogni giorno il miglior pescato del Golfo di Cagliari e delle coste sarde. Al primo piano, invece, trovi carne, formaggi, salumi, frutta, verdura e molto altro. Il Mercato di San Benedetto non è solo un luogo per fare la spesa, ma anche un’esperienza sensoriale: i colori, i profumi e i suoni ti trasportano in un mondo di tradizioni e sapori autentici.
La ristrutturazione: Una nuova vita per il Mercato
Dopo anni di attività ininterrotta, il Mercato di San Benedetto ha bisogno di un restauro che ne preservi la struttura e ne modernizzi gli spazi. Il progetto di ristrutturazione, che durerà fino al 2027, prevede il recupero dell’edificio storico con interventi che miglioreranno l’accessibilità, la sicurezza e l’efficienza energetica, mantenendo però intatto il fascino originale del mercato.
Durante questi anni, il mercato non scompare, ma si trasferisce in una struttura provvisoria situata nei parcheggi del Teatro Lirico di Cagliari, in Via Santa Alenixedda. Questo spazio temporaneo, seppure più ridotto rispetto alla sede storica, ospita tutti i commercianti che hanno reso il Mercato di San Benedetto un luogo così speciale. Qui puoi ancora trovare il meglio dei prodotti locali, dalla freschezza del pesce alla ricchezza dei formaggi sardi, passando per la genuinità di frutta e verdura.
Cosa Trovare nella Struttura Provvisoria
Nonostante il cambio di location, l’anima del Mercato di San Benedetto rimane intatta. Nella struttura provvisoria, puoi trovare:
Pesce fresco: tonno, orata, spigola, gamberi, cozze e molto altro, direttamente dai mari sardi.
Carne e salumi: dalle pregiate carni sarde ai salumi tipici.
Formaggi: pecorino sardo, fiore sardo, casizolu e altre delizie casearie.
Frutta e verdura: prodotti di stagione coltivati nelle campagne sarde.
Prodotti tipici: pane carasau, dolci sardi, vini locali e molto altro.
I commercianti, molti dei quali lavorano al mercato da generazioni, sono felici di accogliere i clienti nella nuova sede temporanea, mantenendo viva la tradizione e l’atmosfera che hanno reso il Mercato di San Benedetto un luogo così amato.
Consigli per Visitare il Mercato Provvisorio
Orari: Il mercato è aperto dal lunedì al sabato, dalle 7:00 alle 14:00. Il mattino è il momento migliore per trovare la maggiore varietà di prodotti, soprattutto il pesce fresco.
Come Arrivare: La struttura provvisoria si trova in Via Santa Alenixedda, vicino al Teatro Lirico di Cagliari. È facilmente raggiungibile a piedi dal centro città o con i mezzi pubblici.
Parcheggio: Nelle vicinanze ci sono diverse aree parcheggio, ma è consigliabile arrivare presto per trovare posto.
Assaggia i Prodotti Locali: Approfitta della visita per acquistare formaggi, salumi e dolci tipici sardi. Molti commercianti offrono assaggi per far conoscere i loro prodotti.
Cosa Aspettarsi dal Nuovo Mercato di San Benedetto
Una volta completata la ristrutturazione, il Mercato di San Benedetto tornerà a essere il cuore pulsante della vita cagliaritana, con spazi più moderni e funzionali, ma senza perdere il suo carattere tradizionale. Il progetto prevede anche l’aggiunta di nuove aree dedicate alla ristorazione e alla degustazione, dove i visitatori potranno assaporare i prodotti del mercato in un contesto accogliente e conviviale.
Perché visitare il Mercato di San Benedetto (Anche nella Sede Provvisoria)
Il Mercato di San Benedetto è molto più di un semplice luogo per fare la spesa: è un’esperienza culturale e gastronomica che ti permette di entrare in contatto con la vera anima di Cagliari e della Sardegna. Anche nella sua sede provvisoria, il mercato continua a essere un punto di incontro per abitanti e turisti, un luogo dove scoprire i sapori autentici dell’isola e vivere un’atmosfera unica.
Se sei a Cagliari, non perdere l’occasione di visitare questa istituzione temporanea: è un’esperienza che ti regalerà ricordi indimenticabili e, soprattutto, il gusto autentico della Sardegna.